Il Pd: «A Teramo tasse comunali aumentate del 40%»

TERAMO – Dopo le polemiche sulle spese del Comune il centrosinistra si scaglia contro la pressione tributaria imposta ai cittadini. Lo “zoccolo duro” del Pd, formato dai tre consiglieri più attivi e presenti in Consiglio comunale, Manola Di Pasquale, Gianguido D’Alberto e Maurizio Verna, punta il dito sulle tasse comunali: aumentate del 40%: si è passati dai 452 euro a persona l’anno (2010) a 639 euro.  «Quest’anno – precisa D’Alberto – hanno aumentato la Tia dell’8%: il problema maggiore è che si tratta di una tassazione non progressiva, che non tutela affatto le fasce di reddito più deboli». E siccome il Pd è accusato dall’amministrazione comunale di fare solo polemica ma di non indicare delle strade alternative, ecco le proposte messe sul piatto: aumentare l’impegno del Comune nella compartecipazione alla lotta all’evasione fiscale, un impegno che viene premiato dal Governo. «A Teramo quest’anno sono andati 493 euro contro gli 84 mila di Pescara», aggiunge D’Alberto. La seconda proposta è quella di liberarsi dei cosiddetti derivati, tra l’altro decisi solo con un atto di Giunta e non di tutto il Consiglio. La terza idea è quella di istituire il Sit, per aumentare le entrate non tributarie: si tratta, come ha spiegato il consigliere Verna di un Sistema infortivo territoriale che in sostanza permette di effettuare un censimento immediato dei beni dei privati, permettendo quindi di calcolare l’esatto importo dell’Imu in base a valori catastali. E poi ci sarebbero anche da ridurre i fitti passivi, aumentati del 32%. «Tutte le opere strategiche annunciate da questa amministrazione – afferma Manola Di Pasquale – si sono rivelate un fallimento: non sono stati realizzati né il nuovo teatro, né il Polo scolastico né il recupero dell’ex Manicomio,  è vero che i fondi non ci sono ma se manca la capacità di progettare e proporre opere cantierabili, come nel caso del cosiddetto Piano Città, a cui il Comune ha partecipato, è impossibile pensare di intercettare fondi nazionali e comunitari». Una mancanza di progettazione messa in luce anche da Verna: «Facciamo pochi Consigli comunali, quasi sempre per parlare di temi imposti dalla legge, come questioni legate al Bilancio o all’aumento delle tasse, finora sono stati portati all’attenzione dell’assise pochissimi progetti, giusto una decina di argomenti che possono essere ricondotti all’azione politica».

«TROPPA COMMISTIONE TRA SANITA’ E POLITICA» – Ed è tornata su un argomento davvero spinoso Manola Di pasquale, puntando il dito sulla commistione tra sanità e politica all’interno del Consiglio comunale di Teramo, e prendendo ad esempio la nuova inchiesta sulla Asl che vede coinvolto anche il consigliere del Pdl Graziano Ciapanna. «Non è la prima volta che questo accade – ha sottolineato Di Pasquale – tutti ricordano il caso Robimarga, il consigliere, che, ovviamente è innocente fino a prova contraria, avrebbe comunque dovuto autosospendersi fino a quando la sua posizione non fosse stata chiarita».